Se non fosse che cantano in Italiano avrei giurato che gli Hamelin fossero un cazzutissimo gruppo blues-garage impegnato in infiniti concerti in qualche bettola del sud degli Stati Uniti. Blues vecchio stampo, emotivo, polveroso, vissuto. Con l’armonica! Quattro schegge in cui i Nostri si divertono nel declamare la magneticità di Samantha, l’irruento Blues dei Borghesi e l’urticante ricerca dell’anima gemella che mi hanno fatto subito pensare che questo lavoro è sicuramente da tenere in bella mostra in giro per casa e come nome di punta per bullarmi nel giro delle mie conoscenze musicali: io mi ascolto gli Hamlin, voi no, ma potete iniziare da subito e redimere la vostra ignoranza!

(a.p.) Beautiful Freaks, numero 39, 2011